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Buona lettura… tra le braccia di papà!

In occasione della giornata in cui si festeggia il PAPÀ vi presentiamo una selezione dei nostri albi del cuore in cui si affronta il tema della paternità.

Li presentiamo in un ordine non casuale ma cronologico, partendo dall’uomo in attesa di divenire papà fino al ribaltamento del ruolo dove sarà la figlia a prendersi cura del padre.

Le prime due proposte sono dell’autore ed illustratore belga Émile Jadoul, che abbiamo avuto il piacere di conoscere alla Fiera di Bologna, entrambi editi da Babalibri. L’occhio dell’autore è rivolto a tutta la gamma di sentimenti che appartengono alla relazione papà-figlio: aspettative, tenerezza, desideri, gesti di cura, affettività e guida verso la conquista dell’autonomia.

Le mani di papàPrima ancora che un bebè nasca ci sono “Le mani di papà” ad attenderlo; mani che coccolano, che accolgono, mani che accompagnano, mani che aiutano a crescere. Finchè, un giorno o l’altro, magari senza preavviso, arriva il momento in cui il bimbo lascia le mani di papà per muovere, da solo, i primi insicuri passi verso il mondo.

 

 

Papà isola, Émile Jadoul - BabalibriNell’albo albo “Papà-isola” Jadoul sottolinea le emozioni, anche contrastanti, che nascono in una coppia che si trova in attesa di un figlio. Il futuro papà, l’orso Gigi, si interroga sulla sua capacità di essere un super papà (ideale di forza ed efficienza richiesta al sesso maschile): lui non è capace di giocare a calcio, di nuotare rapido e sicuro, di industriarsi con il bricolage per costruire casette e rifugi…

Sarà fondamentale l’intervento di mamma orsa che grazie alle sue parole, al tono calmo, soffice e paziente, aiuterà il compagno ad aprire lo spazio dell’immaginazione: potrà divenire un papà-cavallo o un papà-aeroplano per condurre il figlio nel mondo, in un’avventura fantastica. Gigi, pur non sapendo nuotare, potrà infatti divenire un punto di riferimento e di sicurezza per suo figlio, un papà-isola sul quale il piccolo potrà adagiarsi e riposare, cullato e coccolato.

        

Per sempre..., Emma Dodd - IppocampoLa figura di papà in veste grande e pelosa ritorna anche nel dolcissimo albo “Per sempre” di Emma Dodd, edito da Ippocampo, dove un cucciolo di orso bianco scopre che negli alti e bassi della vita l’amore di un papà dura, appunto, per sempre.
Le illustrazioni delicate, ambientate in un paesaggio nevoso del Polo Nord, sono arricchite dai dettagli argentati come i fiocchi di neve o lo specchio d’acqua del Mare Glaciale Artico.

Negli albi successivi che vi consigliamo il focus si sposta sulla relazione paterna con la figlia femmina.

Papà, mi prendi la luna, per favore? racconta la storia di un papà disposto a tutto per la propria figlia: addirittura ad andare a prendere la luna perchè Monica vuole giocare con lei.
Le illustrazioni di E. Carle, grazie anche ai dettagli pop up, sono di grande effetto, come la lunghissima scala che il padre utilizza per raggiungere la grande luna piena che si espande nella doppia pagina con alette

 


Chiedimi cosa mi piace di Bernard Waber, edito da Terre di Mezzo, è un libro luminoso e vivace nei disegni “a schizzo” di Suzy Lee che racconta la passeggiata di un padre con una figlia in uno splendido pomeriggio d’autunno.
L’albo è impostato interamente attorno ad un semplice e ripetuto dialogo giocoso tra papà e figlia: il primo domanda, la seconda risponde e poi incalza “chiedimi ancora…”.

 
La storia scorre dall’uscita da casa fino al momento della buonanotte ed è
un’invito a raccontarsi, ad ascoltare. Parla di attenzione e cura ricevuta da una delle persone più importanti della propria vita: il papà.

kasaRuolo di cura che troviamo, infine, ribaltato nell’albo senza parole giapponese Kasa (ombrello) di Daihachi Ohta, edito da Bunken Shuppan nel 1975.
L’albo si presenta in tonalità monotone del grigio/nero e bianco con un’unica eccezione del rosso che caratterizza l’ombrello della protagonista, una bambina che, attraversando la città sotto la pioggia battente, deve raggiungere la stazione per offrire così protezione al padre che sta rincasando dal lavoro.  L’oggetto-ombrello, anche grazie alla rappresentazione cromatica, simboleggia l’amore della figlia verso il genitore.

Essendo un libro senza parole saranno proprio le illustrazioni a comunicare al lettore la direzione della storia; lo accompagneranno nella comprensione dei sentimenti e delle aspettative della piccola protagonista che, pagina dopo pagina attraverso lo scrosciare della pioggia, affronta la città frenetica con con la sua piccola-grande missione.

Buona lettura… tra le braccia di papà!
Elisa e Sara

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